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Meccatronico: prorogato al 2023 il termine per l’abilitazione

Mercoledi, 03.01.2018  |  

A seguito dell’incisiva azione svolta da Confartigianato, a livello ministeriale e parlamentare, è stato approvato, dalla Commissione Bilancio alla Camera, l’emendamento promosso nell’ambito della Legge di Bilancio, volto ad ottenere il rinvio del termine del 5 gennaio 2018 per l’abilitazione all’esercizio dell’attività di autoriparazione.
 
Dopo l’accorpamento della sezione di MeccanicaA/Motoristica con quella di Elettrauto nella nuova sezione unica denominata Meccatronica, gli autoriparatori avrebbero infatti avuto tempo fino al 5 gennaio del prossimo anno per regolarizzare la loro posizione. Ora, invece, con l’emendamento inserito nella manovra, ci saranno altri cinque anni -ovvero fino al 5 gennaio 2023 – a disposizione delle imprese per sistemare le cose e delle Regioni per organizzare i corsi regionali di qualificazione.
 
Entrando nel dettaglio, con l’approvazione dell’emendamento alla Legge n. 224/12, viene previsto quanto segue:
 
  • Proroga di cinque anni del termine del 5 gennaio 2018 per l’adeguamento dei requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività di meccatronica.
  • Per le imprese abilitate per una o più attività di cui all’art. 1, comma 3, della Legge n. 122/92, come modificata dalla Legge n. 224/12, viene prevista, dopo la frequentazione con esito positivo dei corsi regionali di qualificazione, l’immediata abilitazione all’esercizio della relativa attività acquisita con i corsi stessi, senza l’obbligo di svolgere l’attività stessa, per almeno un anno, alle dipendenze di imprese operanti nel settore nell’arco degli ultimi 5 anni.
  • Analoga proroga di cinque anni del termine del 5-1-2018 viene prevista anche per la regolarizzazione delle imprese già abilitate per una o più attività, ai sensi dell’art. 1, comma 3, Legge n. 122/92, come modificata dalla Legge n. 224/12, che intendano conseguire l’abilitazione anche per una o entrambe le altre sezioni contemplate dalla richiamata disciplina dell’autoriparazione.
Con l’approvazione dell’emendamento è stato quindi ottenuto dalla Confederazione un importante risultato che consente di tutelare l’operatività degli autoriparatori associati fino a quando non siano realizzate appieno, a livello istituzionale, tutte le condizioni previste dal legislatore, per mettere in grado le imprese di regolarizzare concretamente l’abilitazione professionale, provvedendo, quindi, a sanare le attuali carenze attuative della normativa vigente che non possono ricadere, in maniera penalizzante, sulle stesse imprese.
 
L’emendamento, infatti, non va assolutamente a toccare i requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività di autoriparazione che restano, pertanto, imprescindibili e che sono il vero cardine e la garanzia della qualificazione professionale delle imprese.

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